Milioni di persone soffrono di depressione stagionale sia in estate che in inverno, e le prove indicano che la stagione di nascita gioca un ruolo in chi sviluppa il disturbo.
Alcune persone potrebbero sorprendersi nell’apprendere che anche l’estate può causare depressione stagionale.
Il disturbo affettivo stagionale (SAD) risulta comune durante i brevi e freddi giorni dell’inverno.
Tuttavia un malato su dieci sperimenta la sua depressione durante i mesi estivi.
I fattori di rischio
Indice
Nel 1980 lo psichiatra Norman E. Rosenthal ha descritto per primo la Sindrome Affettiva Stagionale. Egli usò in via sperimentale la light therapy,che consiste nell’esporsi quotidianamente alla luce usando delle lampade.
Come per altri disturbi dell’umore la SAD si può presentare in chi é predisposto, in chi ha una vulnerabilità, una predisposizione a sviluppare un disturbo dell’umore.
Secondo il National Institute of Mental Health americano i fattori di rischio per la depressione stagionale riguardano il sesso (le donne si ammalano di SAD più degli umini), l’età (sono più predisposti i giovani adulti), la distanza dall’equatore ed una storia precedente di depressione o altri disturbi dell’umore.
I sintomi della depressione stagionale
Sia i SAD estivi che quelli invernali possono sperimentare l’intera gamma di sintomi del disturbo depressivo maggiore: umore depresso, disperazione e sentimenti di inutilità e nichilismo.
Altri sintomi sono opposti, come le stagioni stesse. I malati invernali spesso si sentono pigri, dormono più del solito e tendono a mangiare troppo e ad ingrassare.
Al contrario, la depressione estiva porta spesso insonnia, perdita di appetito, perdita di peso e sentimenti di agitazione o ansia.
La depressione stagionale può interferire sul lavoro e sul proprio modo di vivere giorno per giorno.
Infatti i sintomi – se accentuati – possono impedire alla persona di uscire di casa, di vedere gente, di impegnarsi in quelle attività che normalmente lo interessavano.
La versione estiva della SAD può anche creare una maggiore sensazione di isolamento.
I malati di SAD possono trovare molte altre persone con cui condividere il loro disturbo durante i mesi invernali.
Ma durante l’estate, quasi tutti gli altri si divertono.
Resta un enigma il perché alcune persone sperimentano depressione durante i mesi estivi.
Alcune ricerche suggeriscono che può essere innescato da troppa esposizione al sole o calore opprimente.
Altri scienziati hanno teorizzato che le allergie giocano un ruolo importante, che le persone rispondono a cambiamenti nelle abitudini del sonno durante le notti più leggere d’estate e le luminose mattine mattutine.
Sfortunatamente per coloro che soffrono di blues estivo, SAD invernale e altri pericoli dell’oscurità tipica dell’inverno hanno ricevuto la parte del leone dell’attenzione della ricerca.
I trattamenti per la SAD estiva non hanno la stessa evidenza che esiste per la SAD invernale.
Una terapia invernale comune, l’uso dell’esposizione alla luce per aiutare a compensare i giorni bui, non è probabile che aiuti coloro che si deprimono durante i lunghi e luminosi giorni dell’estate.
La maggior parte dei clinici esamina caso per caso e sviluppa empiricamente un piano di trattamento per ogni individuo con SAD estivo.
Perchè le persone soffrono di depressione stagionale?
Un recente studio sul cervello suggerisce che la stagione in cui si nasce può avere un impatto duraturo sul fatto che si sia affetti dal disturbo.
I ricercatori della Vanderbilt University hanno individuato la regione del cervello medio che potrebbe essere una fonte di SAD, il nucleo del rafe dorsale, dove si trovano molti dei neuroni che controllano i livelli di serotonina.
La serotonina è un neurotrasmettitore che aiuta a regolare l’umore; livelli elevati sono stati collegati a sentimenti di benessere, mentre livelli più bassi sono associati alla depressione.
Altri studi hanno anche suggerito che la stagione della nostra nascita potrebbe renderci più o meno predisposti a soffrire di vari disturbi, compresa la depressione stagionale.
I ricercatori ritengono che potrebbero esserci molte altre variabili stagionali oltre alla luce.
Alcune ricerche hanno dimostrato,almeno nei topi, un impatto diretto e duraturo del fotoperiodo sui neuroni nel cervello che sono coinvolti nella produzione di serotonina e con un ruolo antidepressivo.
Light therapy
Se i sintomi della SAD sono lievi puoi provare la light terapy. Ecco cosa fare:
Procurati una lampada adatta, meglio se grande.
Posiziona la lampada su un tavolo o un mobile stabile a casa o al lavoro, o in entrambi i luoghi.
Siedi di fronte alla lampada accesa tra 20 e 90 minuti al giorno.
Cerca di catturare luce dalla vostra lampada la mattina presto, prima che potete.
Assicurati di star seduto di modo che la corretta quantità di luce arrivi ai vostri occhi.
Ripeti queste sedute ogni giorno finché dura la stagione a rischio.
Questo tipo di terapia va comunque integrata con l’esposizione al sole, camminando ogni giorno all’aperto (anche l’esercizio fisico migliora l’umore).
Cura l’alimentazione
Alcuni studi hanno dimostrato che chi soffre di SAD tende all’iperfagia, consumando prevalentemente carboidrati con rischio di obesità. Occorre dunque controllare la propria dieta.
Tra i micronutrienti carenti negli individui che soffrono di SAD, la vitamina D sembra risentire della mancanza di sole. Assicurati dunque adeguati livelli di questa preziosa vitamina inserendo nella tua alimentazione cibi che ne sono ricchi quali salmone,uova e pesce.
E tu hai mai sofferto di depressione stagionale ?
Se lo desideri puoi condividere la tua esperienza lasciando un commento qui sotto.
Fonti
https://www.smithsonianmag.com
https://www.nimh.nih.gov/health/publications/seasonal-affective-disorder/index.shtml
https://ajph.aphapublications.org/doi/full/10.2105/AJPH.2016.303260
https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0171206