I fattori che possono determinare una bassa autostima sono diversi e non sono solo dentro di noi.
Il problema può essere dovuto a meccanismi di pensiero e/o a fattori educazionali (che influiscono a loro volta sui processi di pensiero interno). Da non trascurare però i feedback dell’ambiente circostante che, con luoghi comuni e regole di comportamento rigide soprattutto riguardo i ruoli sessuali, hanno una forte influenza sul nostro vissuto a livello più o meno cosciente.
Nella mia esperienza clinica sono soprattutto le donne ad avere questo tipo di problema. Probabilmente anche come conseguenza di una società e di un’educazione che tende a svalorizzare la bambina, a sacrificare i suoi desideri in funzione di quelli altrui.
Come migliorare l’autostima?
- Accettare le parti di noi che ci piacciono meno e valorizzare i nostri aspetti positivi.
- Ridurre il gap tra il nostro Se ideale e quello reale. Un’ideale troppo lontano da noi può produrre ansia e bassa autostima.
- Porsi obiettivi raggiungibili e concreti aiuta a stare meglio con noi stessi.
- Non è bello solo il punto d’arrivo ma anche il percorso fatto per arrivarci.
- Attenzione alle ambizioni che non sono nostre ma sollecitate dal partner o dai genitori.
Non ci sono solo i meccanismi interni. Un ruolo non meno importante lo gioca, come accennato prima, la società.
Siamo esseri relazionali; il contesto ambientale non può essere estraneo a quello che noi siamo e a come ci sentiamo.
Se le donne soffrono a causa dei feedback negativi che per secoli le hanno penalizzate e continuano a farlo, gli uomini non se la passano meglio. Le norme sociali che li vogliono duri e virili hanno effetti dolorosi sugli animi più sensibili. Riconoscere quanto ci torna indietro dalla società e dai luoghi comuni è un passo imprescindibile per stare meglio con noi stessi.