Vivere lontano da casa: in che modo lo stile di attaccamento di ognuno di noi influisce sull’ utilizzo dei social quando si vive all’estero?
Decidere di partire per un nuovo paese non è facile per molte ragioni e una di queste è proprio il doversi separare da tutti gli amici che conosciamo da anni, con i quali siamo cresciuti e che ci conoscono bene, con i quali trascorriamo il nostro tempo libero, condividendo hobby e passioni, ma anche solo un caffè o una birra nei nostri locali preferiti.
Andare a vivere all’estero è abbastanza impegnativo: una nuova lingua, un nuovo stile di vita, il clima, il cibo, il lavoro, la ricerca di una casa. Ma la domanda che assilla chi per varie motivi decide di trasferirsi per sempre in un nuovo paese è: “Riuscirò a fare nuove amicizie?”
Quando si vive lontano da casa i social media possono essere un buon modo per trovare nuovi amici nella nuova città o nel nuovo quartiere.
I siti di social media come Facebook e Instagram sono stati progettati per unire le persone.
E’ risaputo che con un amico accanto le difficoltà che puoi incontrare nel nuovo paese si superano meglio.
Tuttavia la ricerca dimostra che l’ansia relazionale potrebbe influenzare il comportamento dei social media.
Nonostante tutte le battaglie politiche, la pubblicità e la condivisione di informazioni, per molte persone questi siti funzionano ancora come un modo per stare al passo con amici e familiari.
Cosa speriamo esattamente di ottenere da queste connessioni?
Con la vasta rete di contatti sui social media di cui dispone la persona tipica, i social media possono essere un modo per ottenere conferma e supporto dagli altri.
Ad esempio, se pubblichi post su come ottenere una promozione al lavoro, può essere gratificante vedere i “mi piace” accumularsi.
Oppure, se stai condividendo cattive notizie, potresti trarre conforto dai commenti – o anche dalle emoji – che esprimono simpatia.
Tenere le persone a distanza
Tuttavia, ci sono seri limiti al modo in cui possono essere personali e intime le tue interazioni sui social media.
Mentre i social media ti consentono di connetterti con un gran numero di persone, le tengono anche a distanza di sicurezza.
Ciò significa che può dare alle persone la possibilità di mantenere la propria vita sociale senza avvicinarsi troppo a nessuno.
Gli studiosi Lynne Marie Stöven e Philipp Yorck Herzberg hanno ipotizzato che i social media possono sia fornire conforto e supporto, ma anche aiutarci a tenere le persone a distanza.
In tal senso persone con stili di attaccamento diversi potrebbero utilizzare questi siti in maniera diversa.
Che cos’è lo stile di attaccamento?
Lo stile di attaccamento si riferisce al nostro modo tipico di relazionarci con gli altri, cioè i nostri attaccamenti alle altre persone.
Mentre l’idea dell’attaccamento è nata con gli psicologi dello sviluppo che studiano i legami genitore-figlio, Hazan e Shaver hanno postulato che tali legami esistono anche nelle relazioni tra adulti.
Due sono le dimensioni da tenere presenti:
Ansia per l’abbandono
E’ chiamata anche ansia d’attaccamento.
E’ la misura in cui qualcuno è preoccupato che le altre persone non l’ameranno abbastanza o che il partner lo lascerà.
Evitamento dell’intimità
Chiamato anche evitamento dell’attaccamento.
E’ la misura in cui qualcuno evita di avvicinarsi emotivamente agli altri.
Vivere lontano da casa: stile di attaccamento sicuro
Attaccamento sano e sicuro significa avere poca ansia da abbandono e sentirsi a proprio agio con l’intimità emotiva.
Nella maggior parte degli studi sull’attaccamento degli adulti, i ricercatori misurano queste due dimensioni che possono combinarsi per creare diversi tipi di stile di attaccamento.
Pertanto, un individuo potrebbe essere attaccato in modo sicuro come descritto sopra o può avere una delle tre diverse forme di attaccamento insicuro.
Vivere lontano da casa:stile di attaccamento preoccupato
Quelli con uno stile di attaccamento preoccupato hanno alti livelli di ansia da abbandono, ma sono perfettamente a loro agio con l’intimità.
Le persone con questo tipo di attaccamento tendono ad essere bisognose e appiccicose.
Vivere lontano da casa:stile di attaccamento evitante
Le persone con uno stile di attaccamento sprezzante evitano l’intimità ma non sono preoccupate di essere abbandonate.
Gli individui sprezzanti tendono a sentirsi a disagio quando le persone cercano di avvicinarsi troppo ed evitano le relazioni strette perché preferiscono essere indipendenti.
Stile di attaccamento pauroso
Infine, quelli con uno stile di attaccamento pauroso sperimentano sia alti livelli di ansia di abbandono che di evitamento dell’intimità.
Come le persone sprezzanti, si sentono a disagio nell’avvicinarsi troppo ed evitano le connessioni intime con gli altri.
Ma a differenza delle loro controparti sprezzanti, le persone timorose evitano l’intimità perché non si fidano che le altre persone si facciano avanti per loro e temono di essere deluse, non perché preferiscono essere indipendenti.
Come si relaziona lo stile di attaccamento con l’uso dei social?
Gli studiosi Stöven e Herzberg anno scoperto che le persone con livelli più elevati di ansia da abbandono tendevano a utilizzare i social media come un modo per aumentare i propri sentimenti di appartenenza e per sentirsi amati dagli altri.
Erano anche più propensi a cercare feedback e attenzione da altre persone, e questo era particolarmente vero quando provavano emozioni negative come tristezza o stress.
Per loro, i social media erano un modo per cercare rassicurazioni sul fatto che gli altri apprezzano e si prendono cura di loro, specialmente quando sono giù.
Le persone ad alto grado di evitamento dell’intimità, d’altra parte, hanno mostrato il modello di comportamento opposto.
Era particolarmente improbabile che si rivolgessero ad altri per avere un feedback.
Coloro che evitano l’attaccamento avevano maggiori probabilità di interagire con le celebrità sui social media, scegliendo così una situazione sociale in cui le connessioni più strette sono impossibili.
Vivere lontano da casa: quanto tempo passi sui social?
Questo modello è stato osservato anche rispetto al tempo che le persone trascorrono sui social media.
Quelli con stili di attaccamento ansiosi tendevano a trascorrere più tempo sui social media, mentre quelli ad alto tasso di evitamento trascorrevano meno tempo.
Le persone con ansia da attaccamento hanno anche mostrato una serie di comportamenti problematici.
Avevano maggiori probabilità di condividere in modo eccessivo, impegnarsi in comportamenti impulsivi e utilizzare i social media in modo compulsivo o invadente.
Generalmente, ciò si è verificato perché coloro che hanno una maggiore ansia di attaccamento tendono anche ad avere una minore autostima e a sperimentare un maggiore disagio psicologico.
Immagine positiva di sé
Un comportamento che è stato associato sia con l’evitamento dell’intimità che l’ansia da attaccamento è il desiderio di presentare un’immagine online più positiva di sé, mettendo in mostra le caratteristiche migliori e nascondendo le caratteristiche meno desiderabili.
Sebbene gli studi condotti non lo abbiano esaminato direttamente, è possibile che questo comportamento fosse motivato dal desiderio di piacere tra coloro che erano attaccati ansiosamente e dal desiderio di tenere gli altri a distanza per gli attaccati evitanti.
Vivere lontano da casa: i social ci collegano o ci disconnettono dagli altri?
Studiare l’uso dei social attraverso la lente dello stile di attaccamento ci mostra come le persone possono utilizzare questa tipologia di media per soddisfare i bisogni sociali che ritengono non soddisfatti nelle loro vite offline.
Le persone più preoccupate di non essere amate o abbandonate dagli altri cercano supporto e rassicurazione online, soprattutto quando si sentono giù.
Alcuni di loro possono trovare conforto.
Altre ricerche mostrano che i post negativi sui social sono percepiti in modo sfavorevole e rendono il poster meno simpatico.
Ciò suggerisce che queste persone ansiosamente attaccate potrebbero non ricevere la rassicurazione che stanno cercando e il tempo trascorso sui social potrebbe persino ritorcersi contro.
Questo desiderio di connessione potrebbe anche portare a un uso ossessivo che interferisce con la loro vita offline, come riscontrato in alcuni studi condotti di recente.
D’altra parte la ricerca non ha dimostrato che le persone che evitano l’intimità utilizzino i social al posto di modalità di comunicazione dal vivo per interagire con gli altri.
L’evitamento risulta associato a una minore interazione sui social media, o ad interazioni con celebrità poco propense a instaurare una connessione reciproca.
Quando si decide di vivere lontano da casa i social media ci permettono di mantenere la nostra rete di amicizie e conoscenze se lo desideriamo.
Tutta via, se il tuo stile di attaccamento è di tipo evitante, l’utilizzo dei social non ti consentirà di rimanere connesso con gli altri, ma probabilmente non ne senti la necessità.
Da quando hai deciso di vivere lontano da casa l’uso dei social è cambiato?
Se lo desideri puoi condividere la tua esperienza lasciando un commento qui sotto.
Fonte originale