Il senso di colpa in espatrio é uno dei sentimenti che l’expat può provare in seguito ad un trasferimento .
Nella mia pratica clinica mi imbatto frequentemente in persone (più spesso donne) che in seguito all’espatrio manifestano sensi di colpa nei riguardi dei propri genitori rimasti in Italia.
Questo a seguito della preoccupazione di non potersi prendere cura di loro se dovessero ammalarsi o quando-invecchiando-non saranno più autonomi.
Talvolta sono gli stessi genitori che, più o meno inconsapevolmente, alimentano la persistenza nei figli del senso di colpa in espatrio .
Le difficoltà emotive derivanti dal non essere supportati nella propria scelta di trasferirsi all’estero lontani dalla propria famiglia non possono e non devono essere sottovalutate.
La cultura italiana, d’altronde, ha sempre assegnato alle donne il ruolo della cura.
La cura dei mariti, dei figli, dei fratelli, degli anziani genitori.
Secondo questa cultura il dovere di una donna è quindi quello di essere presente fisicamente in caso di bisogno più o meno grave.
Di conseguenza è spesso più accettato l’allontanamento del figlio piuttosto che quello della figlia.
I sensi di colpa possono arrivare a rappresentare un sentimento difficile da gestire, in grado di provocare disagio,dolore psicologico e ripercussioni nella vita pratica (lavoro, famiglia, relazioni sentimentali ecc.),
Alcune condizioni personali possono favorire l’insorgenza del senso di colpa.
Infatti, sono più soggette a questo tipo di emozione quelle persone che tendono ad anteporre i bisogni altrui ai propri.
Quando decidi di prenderti cura degli altri dedicando loro tempo, energia ed impegno, ricordati di soddisfare contemporaneamente i tuoi bisogni emotivi, sociali e di crescita.
Devi poter trovare il giusto equilibrio tra dovere e piacere.
Se nella vita anteponi sempre il dovere prima o poi sarai sopraffatta da frustrazione, rabbia e stanchezza emotiva.
Che cos’è il senso di colpa?
Indice
La colpa è un’emozione comune che tutti noi proviamo.
E’ un’emozione che s’instaura in un rapporto, quando c’è un legame emotivo tra due parti.
Il senso di colpa ci segnala che il nostro comportamento ha modificato l’equilibrio di una relazione; agitando lo spauracchio delle nostre paure più profonde ed arcaiche: la paura dell’abbandono, della disapprovazione delle persone che amiamo, della perdita del loro amore.
È la paura di perdere un legame relazionale significativo ed importante.
Solitamente percepiamo più o meno consapevolmente che una relazione, non solo d’amore, ma anche lavorativa o di amicizia, sta in piedi se ci comportiamo in un certo modo e se rispettiamo certe regole implicite o esplicite.
Nel momento in cui, per i più svariati motivi, veniamo meno a queste regole, il senso di colpa subentra per metterci in allarme e per ricordarci che stiamo trasgredendo alle norme della relazione in cui siamo.
Un senso di colpa eccessivo può essere associato anche ad una storia di traumi infantili e di disturbo da stress post-traumatico.
Il senso di colpa traumatico può assumere molte forme, incluso il “senso di colpa del sopravvissuto” o il senso di colpa per aver pensato alla propria vita quando qualcuno in famiglia era sofferente ed aveva bisogno di cure.
I sensi di colpa possono anche significare senso di indegnità, probabilmente radicato nelle relazioni con genitori critici, negligenti o violenti.
Da dove viene il senso di colpa?
Il senso di colpa viene strutturandosi durante l’infanzia, sin da piccolissimi, a partire da tutta quella serie di norme che genitori, insegnanti, ed altri adulti significativi ci insegnano e che nel tempo vengono interiorizzate.
Una volta interiorizzate,il senso di colpa insorge ogniqualvolta il nostro “giudice interiore” esprime un giudizio negativo sul nostro comportamento.
Il senso di responsabilità
Quando il senso di colpa è sviluppato in modo normale, rappresenta un fattore evolutivo importante, poiché rende possibile la costruzione del senso di responsabilità e partecipa alla costruzione dell’etica personale.
Il senso di responsabilità è la capacità di rispondere delle proprie azioni, di accettare le conseguenze dei propri comportamenti. Pensare in termini di responsabilità piuttosto che di colpa permette di farsi carico dei propri sentimenti, dei propri desideri e delle proprie azioni in modo adulto e consapevole.
Permette infatti di comprendere se è stato commesso un danno ingiustificato e quindi la conseguente possibilità di rimediare.
Prendersi cura dei propri sentimenti, significa accogliere e accettare ogni emozione che ci attraversa, considerando che quell’emozione è l’espressione di un bisogno psicologico e sociale.
Essere responsabile di sé stessi vuol dire accorgersi che, oltre ai bisogni del familiare, esistono anche i propri e che è necessario fare qualcosa di concreto per soddisfarli.
Che le lacrime e il dolore hanno bisogno di esprimersi e di essere consolati.
Che il nostro corpo ha bisogno di cure, che a volte si è deboli e che non siamo indispensabili.
Donne e senso di colpa in espatrio
Secondo gli studi sul senso di colpa le donne, in particolare, sono inclini a sentirsi in colpa.
Uno studio del 2009 di Etxebarria, pubblicato sullo Spanish Journal of Psychology, ha intervistato donne e uomini di tre gruppi di età (156 adolescenti, 96 giovani adulti e 108 anziani) su quali situazioni più spesso li hanno fatti sentire in colpa.
I ricercatori hanno scoperto che il senso di colpa abituale era più alto per le donne rispetto agli uomini in tutti e tre i gruppi di età, con il divario maggiore nella fascia di età tra i 40 ei 50 anni.
Questa età corrisponde agli anni della “generazione sandiwich”, in cui molte donne si destreggiano tra il prendersi cura dei figli adolescenti e degli anziani genitori .
Un altro studio ha rilevato che le donne segnalano più sensi di colpa rispetto agli uomini, nel complesso, quando lavorano la sera.
Infine, la ricerca mostra che le donne millennial, e in generale i millennial, si sentono in colpa quando vanno in vacanza.
Perché le donne in espatrio si sentono più colpevoli?
Perché le donne sono più inclini a sentirsi in colpa?
La risposta probabilmente sta nell’educazione di genere.
In molte società, donne e ragazze sono state educate per migliaia di anni ad andare d’accordo con gli altri, a non ferire i sentimenti di nessuno e a prendersi cura dei propri cari.
In molte (ma non in tutte) le famiglie, le donne si sentono più responsabili nel mantenere i contatti con parenti e amici e di mantenere il funzionamento della famiglia in modo efficiente.
Cosa fare per smettere di sentirti in colpa
Se il tuo senso di colpa diventa eccessivo e fonte di disagio psicologico, prova a mettere in pratica i seguenti suggerimenti.
Sono necessarie consapevolezza e molta pratica per cambiare un modello radicato di senso di colpa costruito nell’infanzia, quindi sii paziente con te stessa.
Cerca le prove
Se ti senti in colpa perché “non stai facendo abbastanza” per i tuoi figli, partner o famiglia, elenca tutte le cose che fai regolarmente per loro.
Conserva ed aggiorna regolarmente la lista e rileggila quando il senso di colpa diventa eccessivo.
Apprezza te stesso e tutto ciò che fai
Scrivi un diario di “auto-gratitudine” alla fine di ogni giornata, annotando almeno una cosa che hai fatto quel giorno che ha promosso i tuoi obiettivi o aiutato qualcuno a cui tieni.
Alla fine della settimana, leggi quello che hai scritto.
Il senso di colpa e il perfezionismo alimentano un atteggiamento negativo.
Ti fanno prestare attenzione a ciò che non stai facendo bene.
Scrivendo quello che hai fatto, puoi superare questo pregiudizio e costringerti a concentrarti sui tuoi risultati.
Immagina a come vedresti le cose se i ruoli fossero invertiti.
Penseresti che i tuoi genitori o il partner non stia facendo abbastanza per te?
Spesso troviamo facile essere compassionevoli e comprensivi con gli altri, ma siamo troppo duri con noi stessi.
Assumendo il punto di vista dell’altra persona, probabilmente vedrai la tua situazione in una luce più oggettiva.
Frena il pensiero “bianco e nero”.
Stai pensando alla situazione in termini di tutto o niente?
Pensi che se non sei il partner perfetto (o figlia o genitore) significa che sei il peggiore del pianeta?
Prova a trovare il grigio in mezzo a tutto quel bianco e nero.
Considera altri modi di vedere la situazione.
Cerca di giudicare i tuoi sforzi nel contesto, piuttosto che aspettarti sempre la perfezione.
Individua le emozioni alla base del senso di colpa in espatrio.
Il senso di colpa potrebbe mascherare altri sentimenti come rabbia, intimidazione o risentimento?
Se hai una relazione con una persona molto bisognosa o un narcisista, potresti convincerti di essere egoista imponendo dei limiti e dicendo di no.
Nel tempo, il tuo senso di colpa e il tuo conflitto interiore potrebbero effettivamente mascherare il risentimento o la rabbia.
Impara a tollerare il disappunto e la disapprovazione degli altri
La paura di essere disapprovato ti tiene legata ai sensi di colpa.
Mostra a chi cerca di manipolarti con il senso di colpa che tu sei perfettamente in grado di sostenere il disappunto.
In tal modo non avranno più il dominio emozionale su di te.
Molti pensano di non poter sopportare l’idea di deludere gli altri, perché pensano di non riuscire a tollerare il loro giudizio negativo.
E’ importante invece imparare ad essere fedele a te stesso ed alle tue idee, soprattutto per rafforzare la tua personalità e la tua autostima.
Riconsidera il tuo sistema di valori, regole ed aspettative.
Quali sono i valori in cui davvero credi profondamente?
Mantieni questi ma lascia andare gli altri, quelli magari indotti dalla società o dalla famiglia in cui però non credi davvero.
Decidi quanto sei disposto e in grado di fare.
Se ritieni onestamente di aver fatto abbastanza per il tuo partner o un membro della famiglia, impara ad esprimere in maniera chiara ciò che hai già fatto per lui/lei, stabilendo dei limiti alla tua disponibilità.
Spesso persone narcisiste o molto bisognose di cure sono centrate esclusivamente su ciò che manca piuttosto che riconoscere ciò che hanno già ricevuto dai propri cari.
Renditi conto che va bene prendersi cura dei propri bisogni.
Alcune persone assumono il ruolo di operatore di pace all’interno della famiglia e sono delegati a prendersi comunque cura degli altri in ogni tempo.
Forse avevi un genitore depresso che non era in grado di prendersi cura di te adeguatamente.
Da adulto, potresti ancora mettere a tacere i tuoi bisogni o sentirli meno validi di quelli del tuo partner, figlio o amico.
Ma non devi permettere che il ruolo di “infermiera” avuto nell’infanzia influisca nel presente.
Non portare il passato nella tua vita presente.
Allenati a tenere testa al tuo senso di colpa in espatrio.
Fai delle vacanze da sola, o non dare la mancia per un servizio che non hai richiesto.
Imparerai così a non lasciarti sopraffare dal tuo senso di colpa in espatrio e a tollerare il disappunto degli altri.
Accetta i tuoi errori
Noi esseri umani facciamo errori costantemente.
Non solo. A volte agiamo d’impulso o semplicemente egoisticamente, senza considerare le conseguenze che possono derivare.
Assolutamente tutti noi possiamo sbagliare, violare regole e precetti, e qualche volta non ci comportiamo con integrità e correttezza.
E’ lodevole e auspicabile dare il meglio di noi stessi, ma non siamo macchine programmate per comportarci in serie.
Che piaccia o no, noi possiamo fare gli stessi errori altre centinaia di volte nelle medesime situazioni, sembra folle ma è così!
Perdonati
Possibile che ognuno di noi porti un peso a tempo indeterminato per tutti i suoi errori?
Ha senso? La risposta è NO!
La parola chiave per liberarsi del peso del passato è solo questa: il perdono.
Il perdono libera il “colpevole” e chi è stato danneggiato.
Basta tracciare una linea e ricominciare, lasciandosi alle spalle il dolore.
In primo luogo, impara a perdonarti, e poi, naturalmente, anche a perdonare gli errori degli altri.
Spero di averti dato qualche spunto di riflessione utile a comprendere le dinamiche che sottendono il senso di colpa in espatrio .
Se non dovessi riuscire a mettere in atto questi consigli o se non dovessero bastare, ricorda che puoi sempre decidere di farti aiutare da una psicologa a fare quel cambiamento che da solo sembra così difficile da realizzare.
E tu cosa pensi del senso di colpa in espatrio ?
Se lo desideri puoi lasciare un tuo commento qui sotto.
Riferimenti
Etxebarria, I., Ortiz, M. J., Conejero, S. y Pascual, A. Intensity of habitual guilt in men and women: Differences in interpersonal sensitivity and the tendency towards anxious-aggressive guilt. Spanish Journal of Psychology, 2009; 12 (2): 540-554
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