Anche quando il trasferimento all’estero è voluto e programmato, non sempre si è pronti a vivere lontano dalla propria terra.
Andare a vivere all’estero è una scelta abbastanza impegnativa; una nuova lingua, un nuovo stile di vita, la ricerca del lavoro e di una nuova casa.
L’allontanamento dalla famiglia e dagli amici che conosci da anni e con i quali sei cresciuto provoca spesso-nei primi tempi dopo il trasferimento- un senso di tristezza e nostalgia.
Oltre a questo tipo di separazione c’è né anche un’altra, meno conosciuta ma altrettanto importante, la separazione dai luoghi fisici : la casa dove si è nati e cresciuti, le scuole che si sono frequentate, gli spazi dove sono state praticate attività sportive, i parchi dove si è trascorso il tempo libero, etc…
Perchè è difficile separarsi dagli spazi fisici conosciuti e familiari?
La psicologia ambientale può rispondere a questa domanda.
Che cos’è la psicologia ambientale
Indice
La psicologia ambientale è una disciplina nata intorno agli anni ’70 che studia come gli habitat naturali e sociali influenzano la mente e il comportamento umano e come questi effetti a livello individuale, a loro volta, trasformano gli habitat naturali e sociali.
Essa si occupa anche della comprensione dei significati soggettivi, emotivi e simbolici connessi con gli ambienti fisici e lo studio dei legami personali che gli individui costruiscono con specifici luoghi (Williams,Vaske,2003)
Dallo spazio al luogo
Secondo la prospettiva costruttivista o transazionale è l’uomo che crea il luogo dotato di senso (places) a partire dagli ambienti (spaces).
L’individuo crea il luogo dotandolo di significato (place) sia in relazione ai suoi vissuti soggettivi, ma anche in relazione alle circostanze sociali, economiche e culturali in cui si trova a vivere.
Secondo Agnew (1987) i luoghi forniscono alle persone un’identità territoriale soggettiva identificata con il concetto di senso del luogo (sense of place).
Lontano dalla propria terra: il senso del luogo
Il senso del luogo descrive la relazione dell’individuo con il luogo nel suo insieme fatto di cognizioni, affetti e comportamenti.
All’interno di tale costrutto s’individua l’identità di luogo (place identity) che rappresenta la componente cognitiva e la place attachement che rappresenta invece la componente emotiva.
Una terza componente, definita place dependence, rimanda invece agli aspetti funzionali dei luoghi che soddisfano degli obiettivi personali importanti per il soggetto.
Il senso del luogo non è statico ma dinamico e non è lo stesso per tutte le persone.
Dal luogo ai luoghi
Gli individui costruiscono legami importanti con diversi luoghi lungo tutto l’arco della loro esistenza.
Sono le esperienze significative della vita di una persona che rendono soggettivamente importante il luogo in cui tali esperienze si sono realizzate.
Secondo Gustafson (2001) sono tre le categorie di esperienze che rendono importante il luogo in cui sono avvenute queste esperienze.
Esperienze individuali del luogo
I significati dei luoghi sono collegati a fasi precise della propria vita: infanzia, adolescenza, genitorialità.
Le emozioni collegate sono soprattutto vissuti legati alla sicurezza e al sentirsi a casa propria.
Le attività connesse sono lavoro e tempo libero.
Inoltre i luoghi diventano fonti d’identificazione personale: le persone usano i luoghi in cui risiedono o che frequentano per comunicare agli altri chi sono.
Relazioni e percezioni delle persone che vivono il luogo
Un altro polo del modello di Gustafson è dato dalle relazioni con gli altri.
I luoghi acquisiscono importanza in rapporto agli individui che ci vivono ed al senso di comunità che tali luoghi trasmettono.
Luogo come ambiente fisico, istituzionale, storico…
L’ultimo polo del modello è quello relativo alle caratteristiche fisiche degli ambienti naturali o costruiti ed alle loro specificità storiche, artistiche,…
Senso dei luoghi ed identità personale
Che importanza hanno i legami con i luoghi in relazione allo sviluppo personale?
Tutti gli studiosi di queste tematiche sono concordi nell’affermare l’importanza del legame con l’ambiente nei processi di sviluppo e mantenimento dell’identità personale.
Chi siamo è connesso anche a dove siamo.
La relazione con i luoghi riflette lo sviluppo dell’identità del Sé.
Contribuiscono alla formazione dell’identità più luoghi nel tempo ma anche più luoghi contemporaneamente.
Lontano dalla propria terra: luoghi significativi
Alcuni luoghi diventano significativi per le opportunità di privacy e introspezione che offrono.
Sono spesso luoghi naturali (mare, lago, montagna, …).
Altri luoghi diventano markers di vita: sono luoghi che hanno a che fare con modifiche del percorso di sviluppo in una direzione piuttosto che in un’altra (T. Giani Gallino,2007)
Questi luoghi diventano per l’individuo dei veri e propri simboli di cambiamento di vita.
In tale tipologia possiamo includere anche i luoghi dove l’expat decide di trasferirsi.
Infatti il trasferimento all’estero è sicuramente un cambiamento significativo nell’arco dello sviluppo personale.
Altri luoghi ancora consentono la continuità del Sé nel tempo, tramite l’uso ripetuto di uno stesso luogo nel corso della vita.
E’ questo il caso per esempio della propria città, quartiere, casa, dove l’espatriato ritorna regolarmente, spesso durante un periodo di ferie.
Lontano dalla propria terra: senso dei luoghi come processo
La maggior parte degli studiosi del settore ritiene che la relazione con i luoghi non sia un’entità statica ma un fenomeno dinamico: essa si sviluppa e cambia nel tempo.
Il senso attribuito ai luoghi si trasforma durante il ciclo di vita e dunque va inteso come un processo (Low,1992).
Senso dei luoghi e benessere psicologico
Il senso dei luoghi è connesso con i progetti personali di vita.
Il supporto percepito da parte del luogo in relazione ai progetti personali si correla con il benessere psicologico dell’individuo.
I progetti personali infatti non dipendono solo dalle motivazione della persona ma anche dalle risorse che l‘ambiente offre.
I luoghi più connessi con i progetti personali sono: la casa, il luogo di lavoro, la casa dei genitori e degli amici, i negozi, i luoghi dedicati allo sport e i ristoranti (T. Giani Gallino,2007).
Coinvolgimento con i luoghi
Hay (1998) distingue diversi livelli di senso del luogo a seconda del grado di insediamento dei soggetti.
Lontano dalla propria terra: attaccamento superficiale
Si può sviluppare con turisti e persone di passaggio in un determinato luogo.
Attaccamento parziale
Il classico esempio è il luogo della vacanza,dove si torna periodicamente.
Attaccamento personale
Un esempi è quello dei nuovi residenti, compresi gli espatriati da pochi anni all’estero.
Attaccamento ancestrale
Riguarda quelle persone che risiedono da lungo tempo
Lontano dalla propria terra: attaccamento culturale
Comprende ad esempio i residenti di lunga data e con legami spirituali con il luogo.
Il senso del luogo aumenta progressivamente con l’età ( in proporzione al numero di anni trascorsi in un luogo).
Durante l’infanzia e la pubertà si può rilevare un embrionale senso del luogo, legato principalmente a vissuti di sicurezza.
Lontano dalla propria terra: conclusioni
I significati che sono attribuiti ai luoghi sono il punto di partenza per la costruzione dell’identità di luogo, ossia di quegli aspetti dell’identità del Sé connessi con l’ambiente fisico.
Gli studiosi sono concordi nell’affermare che la separazione dai luoghi di appartenenza attivi vissuti di perdita, sradicamento e disorientamento identitario.
La rottura del legame con i luoghi dove si è nati e cresciuti può minacciare l’identità, sommergendo l’individuo con cambiamenti troppo rapidi o eccessivi da elaborare (T.Giani Gallino,2003).
Se il trasferimento all’estero è voluto, la separazione è per lo più programmata e di solito accompagnata da cambiamenti positivi di status.
La programmazione consente alle persone di realizzare la transizione in maniera graduale e di prepararsi al cambiamento, lasciandosi alle spalle alcuni aspetti di sé e contemporaneamente sviluppandone di nuovi.
E tu come hai vissuto la separazione dai luoghi quando si vive lontano dalla propria terra?
Fonte
T.Giani Gallino (2007),Luoghi di attaccamento. Raffaello Cortina editore
Bibliografia
Agnew,J.A.(1987),Luogo e politica. Trad.it Unicopli, Milano 1991
Gustafson,P.(2001a),”Meanings of place: everyday experience and theoretical conceptualizations”. In Journal of Environmental Psychology,21,pp. 5-16.
Low,S.M.,(1992),”Symbolic ties that bind:Place attachment in the Plaza”. In Altman,I.,Low,S.M.,(a cura di),Place Attachment.Plenum Press,New York,pp.165-186.
Williams D.R,Vaske,J.J.(2003),”The measurement of place attachment:Validity and generalizability of a psychometric approach”. In Forest science,49,pp830-840.
Per approfondire
Baroni M.R. (2008), Psicologia ambientale. Il Mulino, Bologna
Bonnes M.,Secchiaroli G.(2007), Psicologia ambientale. Carocci editore. Roma
Costa, M. [2010] Psicologia ambientale e architettonica, Come l’ambiente e l’architettura influenzano la mente e il comportamento. Franco Angeli, Milano.
Freid, M. [1963], Grieving for a lost home, in L.J. Duhl (a cura di), The urban condition, New York, Basic Books, pp. 151-171
Pastlan, L.A. [1980], Relocation, mortality, and intervention, comunicazione presentata all’American Psychological Association Conference, Montreal.
Syme, S.L, Hyman, M.M. e Enterline P.E. [1965],Cultural mobility and the occurence of coronary heart desease, in “Journal of Healt and Human Behavior” , 6, pp.178-189.