Sono sette i “passi avanti” che possono aiutare ad andare “oltre” l’impasse del conflitto quando ci sentiamo bloccati dentro questo meccanismo.
- Stai sul problema senza attaccare la persona: non identificare la persona con il problema. Attaccare la persona non produce risultati se non quello di alzare le difese e i toni delle risposte.
- Ascolta senza fare commenti : in tal modo il partner sente di potersi esprimere liberamente ; ciò lo induce ad abbassare le resistenze difensive che bloccano la comunicazione autentica.
- Prendi sul serio ma non alla lettera : chi esprime un contenuto conflittuale vuole comunicare qualcosa che non corrisponde al contenuto del messaggio. Spesso accade che un conflitto sui contenuti (pretesti) sottende un conflitto a livello di relazione (chi ha il dovere di fare, chi ha -non ha- il diritto di decidere, chi ha il diritto di trasgredire le regole, chi ha il diritto di imporre,etc…).
- Dai informazioni piuttosto che consigli : abbiamo già visto come il dare consigli sia uno dei tre passi indietro da fare quando siamo immersi in un conflitto. L’informazione a differenza del consiglio non pretende nulla e rispetta il punto di vista o la decisione del partner.
- Fai delle proposte più che dare ordini: essere propositivi permette di evitare di cadere o nel vittimismo o nell’impartire ordini. Permette altresì d’individuare un’alternata che provi a tenere insieme le esigenze di entrambi i partner.
- Chiedi il permesso e non sarai considerato un invadente : meglio cercare di creare le condizioni per affrontare un conflitto, piuttosto che puntare sull’effetto sorpresa. La disponibilità al confronto riguarda anche il luogo ed il momento adeguati. In genere è una strategia che viene accolta favorevolmente poichè crea un senso di rispetto reciproco, attenzione e condivisione.
- Fai solo domande di cui non conosci già la risposta : sono utili le domande per conoscere, comprendere, per individuare altri punti di vista, attivare un diverso sguardo sul conflitto e trovare alternative sostenibili.
(tratto da : D.Novara -“Meglio dirsele.” BUR 2015)
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